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Privacy LinkedIn: scopriamo insieme il pannello di gestione.
Le varie impostazioni e le opzioni per ciascuna di esse sono infatti molto chiare e individuabili facilmente, ma sopratutto la personalizzazione è totale. Sono impostazioni molto importanti da conoscere, perché il tema della gestione dei dati LinkedIn è sempre più rilevante.
Nella sezione Impostazioni e privacy si trovano tutti i settaggi del profilo LinkedIn, quindi oltre a quelli di privacy anche quelli generali relativi all’account (come le email associate, la lingua e l’abbonamento Premium), alle notifiche e agli annunci (la pubblicità).
Soffermandoci sulle impostazioni di privacy LinkedIn, vediamo quali sono le 5 più utili.
1 Chi può vedere i tuoi collegamenti
LinkedIn basa tutto il suo funzionamento sul network e sui gradi di separazione. Per cui ogni collegamento diretto (1° grado) può consultare l’elenco dei propri collegamenti. Esiste proprio una funzione nel motore di ricerca per farlo.
Questa funzione può essere disattivata con questa opzione, che renderà quindi più difficile esplorare e scandagliare la rete, ma non sovverte il principio dei gradi di separazione: un proprio collegamento resterà sempre di 2° grado per gli altri collegmenti.
Il nostro consiglio? Se sei su LinkedIn per fare networking non ha ragione per nascondere i tuoi collegamenti.
2 Navigazione in modalità anonima
Ogni volta che visiti un profilo LinkedIn lascia una traccia, un’impronta. Puoi decidere anche di non lasciarla, ovvero di navigare in modalità privata, ma il prezzo da pagare è quello di non poter accedere alla cronologia delle visite al proprio profilo (a meno che tu sia un utente di Linkedin Premium).
Il nostro consiglio? A meno che tu sia uno stalker o stia facendo “spionaggio”, resta visibile. L’opzione intermedia, chiamata “Caratteristiche private” equivale al segreto di Pulcinellla: vi scopriranno rapidamente 🙂
3 Gestisci il tuo stato di connessione
Quando si è online, da desktop o mobile, altri membri di LinkedIn possono saperlo grazie ad un pallino verde, pieno nel primo caso e vuoto nel secondo, mostrato affianco alla propria foto sul profilo e nella messaggistica.
Con questa opzione puoi scegliere se disattivare questa funzione o a chi rendere disponibile questa informazione: se solo ai tuoi collegamenti o a tutti gli utenti.
Il nostro consiglio? Permetti ai tuoi collegamenti di far sapere quando sei online se sei disposto a ricevere messaggi privati e rispondere con tempismo.
4 Sezione pubblicità
In questo caso si tratta di un’intera sezione del pannello di impostazioni e privacy. LinkedIn sta puntando molto sull’advertising e può essere utile decidere se, come e quando i propri dati e le proprie attività possano essere fonte di personalizzazione degli annunci pubblicitari.
Il nostro consiglio? Una delle forme di advertising online che più infastidisce molti è il retargeting (tipo quando vedi un libro su Amazon e poi te lo ritrovi su tutti i siti che navighi). Se vuoi evitare il retargeting su LinkedIn, metti no su “Informazioni sui siti Web che hai visitato”.
5 Frequenza email
Dentro al pannello Comunicazioni si possono personalizzare tutte le notifiche e le email che si ricevono da LinkedIn. Queste ultime in particolare, possono essere altamente personalizzate, decidendo proprio se, quali e quante email ricevere per ogni tipo di attività.
Il mio consiglio? Se entri su LinkedIn più volte alla settimana e usi l’app su smartphone disattiva anche tutte le email e affidati alle notifiche sul sito.
Parti da questi 5 spunti per esplorare tutte le impostazioni di privacy di LinkedIn, e potrai prendere il controllo totale del tuo profilo.
c’è un errore di battitura nel titolo del punto 4
Corretto, grazie
Chiedo come posso oscurare il cambio della posizione lavorativa ad alcuni utenti ad esempio come posso oscurare dove lavoro attualmente ai miei vecchi datori di lavoro?
Ciao Maria Rosa, non è possibile ottenere quello che descrivi. LinkedIn non permette infatti di creare gruppi di utenti con diversi privilegi. Tutti i tuoi collegamenti e i membri di LinkedIn fino al terzo grado potranno vedere tutti le tue posizioni lavorative.
Gentile Alessandro ,
Chiedo un consiglio importante.
C’è una stalker che mi perseguita da quasi un anno. L’ho bloccata nei tre profili fake. Ma dopo che sono rientrato da un anno su LinkedIn con la mia nuova società, i miei colleghi e collaboratori si sono accorti che codesta persona li segue in modo permanente sui loro profili. Avrà visto la mia foto con loro e adesso li segue.
Che consigli mi puoi dare gentilmente , per fare in modo che questa persona oltre ad essere bloccata da me personalmente non dia fastidio agli altri miei colleghi ?
Grazie per l’ascolto
Stefano
Buongiorno Stefano, è un tema delicato e forse non nemmeno il caso di parlarne nei commenti pubblici.
Ma credo che la questione sia da affrontare con segnalazioni a LinkedIn da parte dei collegi e in sede legale.