Da quando è nato nel 2003, LinkedIn di strada ne ha fatta! Da un lato si è sviluppato il social media marketing, che è diventato un elemento focale nella strategia di comunicazione di brand e aziende.
Dall’altro, le aziende hanno incominciato a presenziare in modo sempre più frequente e massiccio sui social, investendo in comunicazione e pubblicità. L’obiettivo era chiaro: raggiungere quanti più utenti possibili e diventare un punto di riferimento nello scenario.
Oggi la presenza delle aziende sui social è diventata una pratica diffusa per tutti, dalle PMI alle multinazionali. E LinkedIn, in questo, ha fatto la sua parte, creando le pagine aziendali, o company page in inglese: il corrispettivo del profilo personale degli utenti, ma con una marcia in più.
Indice dei contenuti
Cos’è una pagina LinkedIn e cosa può fare
La pagina aziendale su LinkedIn, o company page in inglese, è molto di più di un semplice biglietto da visita di un’azienda.
E’ uno strumento gratuito, ma molto potente, che ogni brand può mettere a disposizione delle proprie strategie di digital marketing per raggiungere specifici obiettivi, come ad esempio:
- ottenere riconoscibilità, notorietà e reputazione (branding)
- intercettare nuovi prospect (lead generation)
- lavorare sulla fidelizzazione dei clienti
- cercare nuovi talenti (recruiting)
- coinvolgere i dipendenti (employer branding)
Possiamo definire la pagina LinkedIn come il racconto digitale di un brand. Una vetrina, che narra la storia dell’azienda, la sua identità, la sua mission e vive grazie ai contenuti e alle interazioni dei suoi follower.
E’ doveroso affermare che le company page presentano, ad oggi ancora numerosi limiti (che vedremo nei prossimi paragrafi).
Ma possono diventare un alleato pazzesco nella strategia di marketing e comunicazione di qualsiasi brand, perché offrono la possibilità di:
- raccontare la mission e i valori del brand, promuovendo la diffusione dell’identità aziendale attraverso la pubblicazione di contenuti
- raccogliere follower e creare un rapporto diretto con clienti, prospect e candidati attraverso gli aggiornamenti
- dare visibilità ai propri dipendenti, che sono collegati alla pagina attraverso i loro profili personali
- promuovere campagne marketing di lead generation (con strumenti a pagamento)
- pubblicare offerte di lavoro (gratuitamente o con strumenti a pagamento)
- e altro ancora
Inoltre, se il nome e la url della pagina contengono PAROLE CHIAVE e termini identificatori corretti, viene addirittura ben indicizzata da Google (e più facilmente trovata dagli utenti che fanno ricerche in rete).
Anatomia di una pagina LinkedIn
Vediamo ora come si presenta una pagina su LinkedIn e da quali parti è composta.
Partiamo dalla considerazione che una pagina è ben diversa da un profilo (personale), e anche il layout grafico si differenzia.
Nella parte alta si trova l’intestazione, con tutte le informazioni essenziali come: logo e immagine di sfondo, nome e slogan, settore, località principale e numero dei follower, link all’elenco dei dipendenti, pulsante segui, pulsante personalizzato, menù di navigazione.
Segue quindi la parte centrale, che è suddivisa in alcuni blocchi principali:
- le informazioni, dove sono mostrate le prime 3 righe della descrizione aziendale (si può cliccare per leggere tutto)
- i post, dove sono mostrati i 2 più recenti, se ne possono scorrere altri o cliccare per accedere all’elenco completo
- video, eventi e offerte di lavoro vengono mostrati in evidenza, se ne sono stati pubblicati di recente
Esiste anche una sezione visibile solo ai dipendenti, che si chiama La mia azienda, con contenuti dei colleghi, suggerimenti di collegamenti interni all’azienda e contenuti suggeriti dal team marketing aziendale.
Infine, in alcune pagine aziendali si trova la sezione Vita, che è una parte a pagamento – di solito attivata dalla grandi aziende – destinata a informazioni sull’azienda come luogo di lavoro appetibile.
Limiti della pagina LinkedIn
Come ogni cosa, non è tutto oro quel che luccica! Anche le pagine presentano dei nei e, nonostante le numerose implementazioni e aggiornamenti che di frequente tentano di migliorarle, ancora oggi risultano per alcuni aspetti un po’ limitate.
Su LinkedIn, infatti le pagine NON possono:
- fare networking, perché non permettono un rapporto diretto, privato e coinvolgente con i singoli
- scambiare messaggi privati con altre persone o pagine
- seguire o collegarsi con altre persone o pagine
- mettere “like” e commenti ad altri post (tranne per quelli in cui sono menzionate o che contengono gli #hashtag in evidenza sulla pagina)
Serve sempre aprire una pagina LinkedIn?
No, non per forza bisogna aprire una company page. Dipende da:
- il mercato in cui operi
- il tuo target (se non è b2b lascia perdere)
- gli obiettivi che vuoi raggiungere
- la strategia di marketing e comunicazione che vuoi intraprendere (magari il tuo target su LinkedIn non c’è, ma ti può servire aprire una pagina per fare brand awareness e intercettare stakeholder o trovare dipendenti)
- gli investimenti che metti a disposizione, in termini di tempo e denaro
Se sei un libero professionista, molto probabilmente, non c’è bisogno di aprire una pagina su LinkedIn: basta avere il tuo profilo personale e utilizzarlo in modo attivo.
Cosa significa ottimizzare la pagina LinkedIn
Ottimizzare una pagina aziendale su LinkedIn significa renderla completa ed efficace.
Dati LinkedIn mostrano che le pagine complete ricevono il 30% in più di visite.
Ma oltre a questo, una pagina deve essere un alleato nella strategia di marketing digitale, deve servire ad avvicinarsi alla realizzazione di un obiettivo aziendale.
Ci sono 3 principali direttrici di ottimizzazione di una pagina:
- il posizionamento, per rendere la pagina distinguibile, far capire immediatamente in che settore si opera, con quali prodotti e servizi
- l’indicizzazione, per rendere la pagina facilmente rintracciabile su LinkedIn da chi fa delle ricerche
- la conversione, per far compiere specifiche azioni, come cliccare un link e visitare una certa pagina
Queste ottimizzazioni si possono ottenere solo se si hanno chiari le parole chiave aziendali, il customer journey ideale e il posizionamento di marketing dell’azienda.
Con questa chiarezza, sarà semplice usare sapientemente tutte le sezioni a disposizione (che abbiamo visto prima).
Strategie per gestire la pagina LinkedIn e farla crescere
Per portare con successo un’azienda su LinkedIn, non basta aprire una pagina e ottimizzarla lato SEO e immagine. Una pagina, affinché porti risultati concreti, va gestita. Attivamente e costantemente.
Vediamo qui 3 strategie per gestire in modo efficace una pagina e far crescere i follower.
Per ulteriori approfondimenti, rimandiamo all’articolo Pagina aziendale LinkedIn: 10 consigli di gestione.
1. Scrivi contenuti di valore
La scrittura di contenuti di valore è sempre la via migliore, su ogni piattaforma, per ottenere risultati in termini di crescita sul lungo periodo. Una crescita organica (non a pagamento) e di qualità, perché i follower scelgono la pagina per la sua utilità.
Concentrati sulla scrittura di post originali, non limitarti a copiare e incollare contenuti di altri canali. Usa le varie tipologie a disposizione, come foto, video, pdf, sondaggi ecc.. E sforzati di metterti dalla parte del lettore: cosa gli interessa? Ecco alcune idee:
- brevi guide, tutorial, istruzioni per l’uso immediatamente applicabili
- news di settore, aggiornamenti, ricerche
- riflessioni, dibattiti, confronti
- notizie aziendali rilevanti, come eventi, nuovi lanci, persone chiave
2. Fai interagire il team
Quale modo migliore per far conoscere la pagina a nuovi potenziali follower del fargliela trovare in homepage, associata al nome di una persona conosciuta e magari stimata?
Grazie al funzionamento dell’algoritmo di LinkedIn, anche un semplice “Consiglia” – ma meglio ancora un commento o in alcuni casi una condivisione ad un post aziendale – permettono di mostrare quel contenuto ai collegamenti di ha compiuto l’azione.
Trovare le modalità per incentivare i propri colleghi, o una parte di essi, ad interagire con i post è sempre un’ottima idea.
Non dare per scontato che tutti i dipendenti vedano il post (non è così) e che tutti sappiano come interagire.
- Seleziona su base volontaria un gruppo di ambassador
- Spiega loro il valore delle interazioni
- Fai loro sapere non appena un nuovo post è stato pubblicato
- Ringrazia e riconosci i loro sforzi
3. Invita i collegamenti a seguire la pagina
Last but not least, la funzione più basica, ma non ovvia.
LinkedIn permette agli amministratori – e solo a loro – di invitare delle persone a seguire la pagina scegliendo dall’elenco dei collegamenti.
Il numero di inviti al mese è limitato (attualmente a 100), per cui vanno scelte solo persone che si conoscono e che hanno già un interesse verso l’azienda. Questo assicura anche un tasso di accettazione superiore.
Un’idea in più è quella di nominare temporaneamente amministratori colleghi che hanno un ampio network di collegamenti per permettere loro di invitarli a seguire la pagina.
Se vuoi approfondire ancora di più il tema della pagina aziendale su LinkedIn, leggi l’articolo LinkedIn per le aziende: pagina aziendale, policy e best practice.
Per concludere…
Con questo articolo, dovresti aver capito che avere una pagina aziendale su LinkedIn è un conto, gestirla attivamente è un’altro.
Se deciderai di impegnare tempo e risorse per un uso continuativo, ti suggeriamo di seguire questi 3 passi:
- poniti un obiettivo misurabile e con una scadenza
- fai un piano di lavoro e identifica le aree in cui ti serve un supporto
- misura i risultati (follower, visualizzazioni, percentuale di interesse ecc.) almeno una volta al mese
- apporta i cambiamenti necessaria al tuo piano di lavoro ogni volta che è necessario
Vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare!